Lucca Comics 2024: riflessioni su un gigante con i piedi d’argilla

Quando si parla di Lucca Comics & Games, si tende a immaginare un evento gigantesco, dove le strade medievali della città si trasformano in un caleidoscopio di colori, personaggi in cosplay e code infinite per stand e biglietti. Quest’anno, con 275.000 biglietti staccati, la manifestazione sembra aver ribadito il suo status di colosso degli eventi nerd in Europa. Ma c’è un retrogusto amaro, una sensazione che, dietro i numeri e gli incassi milionari, qualcosa si stia incrinando.

Partiamo dai numeri. È innegabile: 275.000 biglietti rappresentano un successo assoluto. Per dirla in soldoni, con i prezzi dei biglietti ormai paragonabili a quelli di un concerto di fascia media, gli organizzatori avranno ragioni per festeggiare a lungo. Non ci sono “flop” quando i bilanci chiudono con cifre a sei zeri. Ma il successo economico racconta solo una parte della storia.

La verità è che Lucca Comics ha toccato il suo picco, e quei gloriosi anni con 320.000 presenze sembrano destinati a restare un ricordo. Perché? Per una serie di fattori che, a guardarli insieme, delineano uno scenario non proprio idilliaco.

1. Un mercato che non serve più come una volta

Un tempo, Lucca era la Mecca per chi cercava fumetti, giochi da tavolo e action figure introvabili. Cose che solo un pellegrinaggio in fiera poteva assicurarti. Oggi? Basta un clic. Viviamo nell’era dell’e-commerce, con un’offerta infinita, sconti stratosferici e consegne rapide. Il collezionista accanito non ha più bisogno di camminare chilometri con borse stracolme: può ordinare tutto da casa, magari risparmiando anche qualche euro.

2. Il nerd non è più “speciale”

Siamo onesti: il nerd oggi è mainstream. Se negli anni ’90 essere appassionati di fumetti o giochi era sinonimo di “unicità”, ora è quasi una norma. Dai film Marvel alla cultura pop globale, il nerdismo è diventato un trend. E con esso è arrivata la saturazione. Più di tanto non puoi espandere una base che è già stata conquistata in lungo e in largo.

3. Un pubblico sempre più anziano

Il target principale di Lucca Comics sono i giovani e giovanissimi. Ma c’è un problema: viviamo in un paese che invecchia. Gli adolescenti degli anni ’90, quei ragazzi che affollavano le prime edizioni dell’evento, erano moltissimi. Oggi, semplicemente, i giovani sono di meno. E questo trend demografico non accenna a migliorare.

4. La crisi economica morde

A peggiorare il tutto, c’è il fattore economico. Partecipare a Lucca non è economico: biglietti, viaggi, alloggi e spese varie. In un’Italia sempre più impoverita, dove le famiglie tagliano sui beni voluttuari, una manifestazione ludica è tra le prime voci che vengono sacrificate. Non si tratta di priorità, e i portafogli sempre più magri lo dimostrano.

Addio ai record, forse non è un male

Quindi, cosa possiamo aspettarci? Probabilmente un futuro dove Lucca Comics non raggiungerà più i 320.000 ingressi, ma si assesterà su numeri più contenuti. Certo, sarà un problema per gli organizzatori e per l’indotto economico, ma forse non tutto è perduto.

Un evento leggermente più “piccolo” potrebbe addirittura giovare all’esperienza dei partecipanti, eliminando un po’ del caos che ha caratterizzato le edizioni più affollate. Meno code, meno ressa, più qualità.

Alla fine, il problema non è Lucca Comics in sé, ma il contesto in cui si muove. Il mondo cambia, le abitudini si evolvono, e anche un gigante come Lucca deve fare i conti con questa realtà. Forse è arrivato il momento di smettere di correre dietro ai numeri e di concentrarsi su ciò che rende questa manifestazione speciale: le persone, le storie, e quel tocco magico che, nonostante tutto, continua ad attirare migliaia di appassionati ogni anno.

(Giancarlo Salvetti)

Prompt:

Lucca Comics 2024: sei stato come quasi ogni anno a Lucca Comics e quest'anno ti senti di trarre conclusioni diverse dal solito.
Insomma, alla fine il resoconto del Lucca Comics mostra uno scenario devastante.
Partiamo da un fatto: 275000 biglietti staccati a livello assoluto è sempre qualcosa di enorme, è un qualcosa che comunque si allinea alle affluenze del 2017/2019, è molto più alto degli anni precedenti e sicuramente, con il prezzo che oramai è a livello di un medio concerto, rende l'incasso altissimo.
Si parla in tutti i modi di una manifestazione che crea notevoli utili, quindi il concetto di 'flop' sarebbe economicamente errato, e chi ha organizzato si porterà a casa un profitto enorme.
Il ragionamento da fare però è differente. Il comics ha raggiunto un picco e quei numeri non saranno mai più raggiungibili per una serie di fattori.
1) La manifestazione come mercato ha poco senso di esistere. Tanti anni fa andavi a comprare fumetti e giochi altrimenti introvabili. Oggi il 99% dei prodotti che si trovano puoi farteli recapitare quando vuoi a costi più bassi.
2) Il mondo nerd è diventato mainstream, cosa vera, ma più di tanto non puoi attirare fanatici, per una serie di questioni, e il limite massimo è stato raggiunto.
3) E' una manifestazione il cui target maggiore è formato da giovani e giovanissimi. E siamo in un paese che invecchia demograficamente non poco, gli adolescenti degli anni '90 erano centinaia di migliaia di più rispetto ad oggi.
4) Il paese si sta impoverendo notevolmente e le persone non tagliano sui beni primari, ma su quelli voluttuari, ed una manifestazione ludica è una delle prime vittime.
E quindi diciamo pure addio ai comics da 320000 presenze, probabilmente avremo un calo che si assesterà su cifre più contenute.
Forse non sarà così male, a parte per chi lo organizza.

Articolo: Lucca Comics 2024, riflessione su cosa ci dice.

Assumendo background, personalità e stile di scrittura di Giancarlo Salvetti, scrivi un articolo. Usa un tono scettico e spiritoso.

Scopri di più da Le Argentee Teste D'Uovo

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento