
“Better run for your life if you can, little girl,
Hide your head in the sand, little girl,
Catch you with another man, that’s the end, little girl.”
Tradotto: “Faresti meglio a scappare per salvar la pelle, ragazzina,
Nascondi la testa sotto la sabbia, ragazzina,
Se ti becco con un altro, è la fine, ragazzina.”
Così cantavano i Beatles, gli adorabili Fab Four, nel lontano 1965, sull’album Rubber Soul. Parole che oggi farebbero accapponare la pelle a qualsiasi appassionato di cancel culture, ma che, a quanto pare, per decenni non hanno turbato nessuno, nemmeno il pubblico “imparato”. Eppure, eccoci qui, nel 2024, a leggere paginate di indignazione contro Tony Effe per i suoi testi poco edificanti. Il caso è troppo assurdo per non essere commentato.
Un po’ di misoginia in musica: greatest hits
Perché scandalizzarsi per Tony Effe quando il rock e il pop sono pieni di testi che, oggi, verrebbero demoliti in tempo zero? Facciamo qualche esempio.
- Rolling Stones – Under My Thumb: un classicone, dove Mick Jagger canta beato della sua “ex ribelle” ormai piegata sotto il suo pollice.
- Eminem – Kim: un’escalation di violenza culminante nel fantasioso omicidio della moglie. Certo, è rap, ma popolarissimo.
- Guns N’ Roses – It’s So Easy: “Turn around, bitch, I got a use for you.” Testo delicato come un pugno di ferro in pieno volto.
- Blur – Girls & Boys: non misogino, ma certamente riduttivo: uomini, donne, tutti ridotti a esseri attratti da alcol e avventure sessuali in vacanza.
E la lista potrebbe continuare con decine di altri esempi presi dalla storia della musica “popolarissima”, non certo dall’underground. Se volessimo scendere nei meandri di punk e metal, dove il confine tra provocazione e cattivo gusto si dissolve, non ne usciremmo più.
Tony Effe e il pubblico con l’indignazione selettiva
Leggendo le parole di chi si è indignato per Tony Effe, viene da chiedersi: davvero le sue “bordate” sono così diverse da quelle che abbiamo sentito per decenni nei brani che amiamo? Certo, si può argomentare che oggi la sensibilità sia cambiata, ed è vero. Ma il punto qui è un altro: la reazione del pubblico rock, quello che per anni si è sentito accusare di ascoltare “satanisti”, “depravati” e “debosciati”. Ricordate quando i Black Sabbath venivano accusati di essere adoratori del demonio o quando Alice Cooper veniva chiamato “il male in persona”? Ora quel pubblico, che un tempo si difendeva con il mitico “non è che li ascolto perché voglio fare quello che dicono, è solo musica”, è pronto a puntare il dito contro il trapper di turno.
Diciamolo chiaramente: prima o poi, ognuno diventa il MOIGE di qualcun altro.
Le conclusioni possibili
La storia qui è più rivelatrice del pubblico che di Tony Effe. Perché, diciamocelo, non è che ci aspettassimo da lui chissà quali risposte filosofiche. Al massimo un “Eh minchia fra, cioè, bordello, capito?!” Ma dal pubblico sì, magari un briciolo di coerenza.
Le conclusioni sono due, e non si escludono a vicenda:
- Gli italiani non sanno l’inglese.
- Il femminicidio musicale non scandalizza, purché non sia fatto in un altro genere.
Detto questo, a Tony Effe darei volentieri una pala e un biglietto di sola andata per sminare in Siria. Ma almeno facciamoci un favore: la prossima volta che sentiamo una vecchia canzone che idolatriamo, magari fermiamoci un attimo a capire cosa stanno dicendo, prima di puntare il dito contro il Tony Effe del momento. Magari, nel suo piccolo, potrebbe insegnarci qualcosa su quanto poco siamo cambiati.
(Luigi Colzi)
Prompt:
Citazione: traduci in italiano il ritornello di "Run For Your Life" dei Beatles.
Intro: la polemica su Tony Effe merita qualche altra parola, perché è troppo ridicola per lasciar correre. Ma questa volta l'oggetto della tua personale polemica non riguarda Tony Effe nè la città di Roma, ma il pubblico, in particolare, il pubblico sedicente "imparato".
Esempi: fai esempi di testi famosissimi presi dalla storia del pop e del rock caratterizzati da una forte misoginia e oggettivizzazione della donna.
Polemica: hai letto le parole di tantissimi che si sono scandalizzati per le parole di Tony Effe, quando non sono molto diverse da ciò che abbiamo letto per decenni nella musica che amiamo. E non parliamo di underground metal e punk, ma persino di musica popolarissima, come i Beatles. Sarebbe interessante chiedere a Tony Effe perché scrive proprio quelle parole, capire le motivazioni, ascolarlo; anche se non ti stupiresti di una risposta stile "eh minchia fra, cioè, bordello!"
Sensibilità: si può dire che la sensibilità sia cambiata, ed è vero; ma qui si parla di un'altra cosa, la sensibilità di quel pubblico rock, sempre messo all'indice perché ascoltava satanisti, depravati e debosciati di ogni risma (fai esempi), e ora pronto a mettere all'indice il depravato Tony Effe. Ciascuno prima o poi diventa il MOIGE di qualcun altro!
Finale: le conclusioni possibili sono due, e non si escludono a vicenda: gli italiani non sanno l'inglese, e il femminicidio no se è quello degli altri (generi musicali). Detto questo, a Tony Effe daresti una pala per andre a sminare in Siria.
Articolo: intro, esempi, polemica, sensibilità, finale, riflessioni ulteriori.
Assumendo personalità, background, stile di scrittura di Luigi Colzi, scrivi un articolo dal tono leggero e ironico.
Scopri di più da Le Argentee Teste D'Uovo
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.