DeepSeek: la nuova IA cinese che ha messo in crisi i mercati. O forse no.

Da ieri non si parla d’altro: DeepSeek, la nuova intelligenza artificiale Made in China, ha scosso il settore e mandato nel panico gli investitori. Titoli giù, analisti in fibrillazione, previsioni catastrofiche. Ma la domanda da farsi è un’altra: fu vera gloria o siamo di fronte all’ennesimo fuoco di paglia? Partiamo da una base solida e capiamo di che stiamo parlando.

Cos’è DeepSeek?

DeepSeek è un modello di intelligenza artificiale basato sull’architettura “Mixture of Experts” (MoE). Tradotto in termini semplici: invece di un’unica rete neurale monolitica, abbiamo un sistema modulare composto da diversi “esperti” specializzati in compiti specifici. Il modello vanta la bellezza di 671 miliardi di parametri, ma di questi solo 37 miliardi vengono attivati alla volta per risolvere un determinato problema. Questo significa che DeepSeek è in grado di funzionare in modo più efficiente, consumando meno risorse computazionali rispetto a modelli come GPT, che attivano tutti i parametri contemporaneamente.

Un altro punto di forza di DeepSeek è l’ottimizzazione per l’esecuzione su hardware meno potente. Grazie a tecniche di compressione e quantizzazione, riduce l’uso di RAM e CPU, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio e abbassando le barriere d’ingresso per chi vuole sfruttare l’IA senza dover investire in server di ultima generazione.

Il terremoto nel mondo aziendale

E qui veniamo al motivo per cui le borse sono impazzite: DeepSeek potrebbe seriamente mettere in difficoltà aziende come NVIDIA e tutti quei colossi che finora hanno fatto affari d’oro vendendo hardware per l’intelligenza artificiale. Se un modello così potente gira su macchine più leggere, l’industria delle GPU si ritrova a vendere meno hardware costoso. E poi c’è la questione della “cinesità” del progetto: per anni gli USA hanno dominato il settore dell’IA con OpenAI, Google e IBM. Ora, all’improvviso, spunta un attore che potrebbe minare questo monopolio, e gli investitori reagiscono come farebbero di fronte a una profezia di Nostradamus.

Ma, spoiler: i mercati finanziari hanno la stessa affidabilità di astrologi e cartomanti. Oggi DeepSeek è il futuro, domani sarà una truffa, dopodomani un’opportunità.

Questione privacy: dobbiamo preoccuparci?

Se vi state strappando i capelli per il rischio di “furto dati”, rilassatevi. DeepSeek ha utilizzato per l’addestramento una mole enorme di testi pubblici, articoli, libri e conversazioni open source. Niente dati personali. Ma, d’altra parte, non è che OpenAI e compagnia siano esattamente un monastero di clausura quanto a trattamento dei dati. Siamo nell’era del “se è gratis, il prodotto sei tu”, quindi, a meno che non siate feticisti della paranoia, DeepSeek non vi spia più di quanto già facciano gli altri.

La verità: DeepSeek, allo stato attuale, fa schifo

E ora la doccia fredda: se prendete DeepSeek e lo mettete a confronto con ChatGPT o con modelli di IBM, noterete subito la differenza. È lento, macchinoso e spesso risponde con l’intelligenza di una sedia. La mia impressione? È stato rilasciato in fretta e furia per cavalcare l’onda, contando sul fatto che saranno gli utenti, inconsapevolmente, a fargli da tester e validatori, migliorandolo con il tempo.

Ma è una scommessa rischiosa. Per ora, DeepSeek è un cavallo zoppo che deve ancora dimostrare di saper correre.

Da imprenditore: lo useresti?

E veniamo alla domanda chiave: se oggi dovessi investire in una soluzione AI per la mia azienda, sceglierei DeepSeek? No. Semplicemente perché non ha ancora raggiunto la maturità necessaria per competere con le alternative già consolidate. OpenAI e IBM offrono modelli affidabili, testati e con un’infrastruttura solida alle spalle. DeepSeek è un’opzione interessante, sì, ma per ora è più una promessa che una certezza.

Quindi, calma con i proclami. Se il team dietro DeepSeek riuscirà a raffinarlo e a renderlo competitivo, allora sì, potremmo assistere a uno sconvolgimento nel settore. Ma oggi? Oggi è solo un titolo di giornale. Domani si vedrà.

(Giovanni Sarpi)

Prompt:

Intro: da ieri non si parla che di DeepSeek, la nuova IA Made in China che ha mandato in crisi i mercati e sconvolto il settore. Fu vera gloria? Partiamo cercando di spiegare bene di che si parla.

DeepSeek: DeepSeek è un modello di intelligenza artificiale che utilizza un'architettura chiamata "Mixture of Experts" (MoE). Questo approccio permette al modello di essere composto da diverse "sezioni" specializzate, chiamate "esperti", che collaborano per elaborare le informazioni in modo più efficiente. Con un totale di 671 miliardi di parametri, solo 37 miliardi di questi sono attivi in qualsiasi momento per gestire compiti specifici. I parametri sono come i "mattoni" che aiutano l'IA a comprendere e generare linguaggio. Grazie a tecniche di compressione e quantizzazione, DeepSeek può funzionare anche su computer meno potenti, riducendo l'uso di RAM e CPU. È stato addestrato su una vasta quantità di dati, inclusi libri, articoli e conversazioni pubbliche, senza includere dati personali degli utenti. L'architettura scelta permette di attivare solo una parte del modello per compiti specifici, rendendolo più efficiente in termini di uso delle risorse. GPT utilizza un'architettura Transformer standard, dove tutti i parametri sono attivi durante l'elaborazione. Per questo motivo DeepSeek è ottimizzato per essere eseguito localmente su computer meno potenti, mentre GPT richiede generalmente più risorse computazionali e spesso viene eseguito su potenti server cloud.

Aziende: DeepSeek è quindi conveniente per le aziende, permettendo loro di implementare capacità AI senza dover investire enormi somme in infrastrutture ed energia. Questa efficienza ha messo in difficoltà aziende come NVIDIA. DeepSeek può essere utilizzato liberamente e a basso costo, il che potrebbe rompere il monopolio degli Stati Uniti nel settore dell'AI.

Furto dati: non c'è motivo di preoccupazione, se non altro non più di quanto accada già per le app gratis.

Uso: certo, se mettete a confronto ChatGPT e DeepSeek vedrete subito le differenze - DeepSeek, allo stato attuale, fa schifo. Secondo te, training e validazione sono stati fatti davvero poco e si conta sulla massiccia adozione perché siano gli utenti a svolgere, gratuitamente e inconsapevolmente, questa fase.

Da imprenditore: dovessi proporre soluzioni IA, sceglieresti DeepSeek, allo stato attuale, confronto alle più note e testate soluzioni OpenAI o IBM?

Articolo: intro, DeepSeek, aziende, furto dati, uso, da imprenditore. Aggiungi che i mercati sono affidabili come astrologi e cartomanti.

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