La vostra agente sionista preferita (giusto per finire in qualche nuova lista di proscrizione dei Nuovi Compagnucci e attirare traffico via Google) ha provato a mettere ordine nel caos globale, con un occhio al futuro. Qui non si tratta di profezie, ma di proiezioni basate sulla realtà attuale, sulle dinamiche ormai cristallizzate e sugli interessi in gioco. Siamo in un mondo dove le narrazioni si sovrappongono alle strategie, e dove il vero potere si esercita lontano dai riflettori.

Gli Stati Uniti tra Cina e Israele, l’Europa alla periferia della storia

Washington ha già chiarito dove si gioca la partita: contenere Pechino e blindare Tel Aviv. Il resto è secondario. Chi pensava che gli Stati Uniti avrebbero mantenuto un ruolo egemonico in Europa o nel Medio Oriente più ampio non ha capito la direzione della politica estera americana. L’Europa si occuperà dell’Ucraina – una questione che per gli americani ormai è di competenza UE e NATO.

I baltici si sono mossi da tempo: armano, investono, blindano. L’Italia? Un’eterna terra di mezzo, che cincischia mentre le infiltrazioni a tutti i livelli continuano a indebolirne il peso strategico. A Roma non esiste una politica estera indipendente, solo un continuo equilibrismo tra pressioni opposte.

E poi c’è la questione Cina. Giorgia Meloni si è sfilata dalla Via della Seta, ma lo ha fatto in modo opaco, lasciando spazio a singoli ministeri per siglare accordi con Pechino. Qualcuno a Washington ha preso nota. Marco Rubio, senatore repubblicano con idee chiarissime sulla competizione con la Cina, ha un piano da due anni: marginalizzare chi stringe accordi con Pechino. E chi si ritroverà schiacciato nel mezzo? Esatto, l’Italia.

Cosa farà Meloni? Nulla di rilevante. In uno scacchiere di questa portata, Roma non è un giocatore, ma una pedina.

Vaticano vs Washington: un duello che non interessa agli USA

Un altro fronte di tensione sarà il rapporto tra Washington e il Vaticano. Trump e Papa Francesco non si amano, e non fanno nulla per nasconderlo. A Washington, però, il Vaticano è un tema irrilevante. Qualche scambio di informazioni su minacce alla sicurezza del Pontefice, su questioni umanitarie, e poco altro.

C’è un disinteresse strategico che parla da solo: l’America non ha tempo per gli affari interni della Chiesa. Francesco, con la sua visione multilaterale e il suo approccio da “leader globale”, è più vicino alle élite europee e alle organizzazioni internazionali che alla nuova destra americana. E il Vaticano lo sa. Ma in un mondo che si polarizza su assi di potere diversi dal passato, il peso della Chiesa cattolica nelle grandi manovre globali è in netto declino.

Dimenticate destra e sinistra

Continuiamo a parlare di destra e sinistra, ma è una cornice obsoleta. I giochi si fanno su altri tavoli. Chi controlla le infrastrutture tecnologiche? Chi decide la politica monetaria globale? Chi ha il potere di escludere un Paese dalle catene di approvvigionamento critiche?

La vera partita si gioca qui.

L’idea che tutto si riduca a categorie ideologiche del ‘900 è il più grande inganno del nostro tempo. Pensateci la prossima volta che vi appassionate a una polemica politica interna mentre altrove si decide chi avrà accesso alle materie prime essenziali per i prossimi decenni.

Post scriptum: l’asse Belloni-von der Leyen

Un dettaglio per chi ama seguire i fili della geopolitica: Elisabetta Belloni, ex direttrice del DIS (i servizi segreti italiani), è stata nominata consigliere diplomatico di Ursula von der Leyen. In altre parole, la garanzia della stabilità europea passa per questa figura, in un ruolo che potrebbe diventare cruciale nel prossimo futuro.

L’Europa avrà una sua coesione? O resterà, come sempre, un’entità troppo debole per agire e troppo grande per essere ignorata?

Domanda aperta. Ma con poche speranze di una risposta confortante.

(Serena Russo)

Prompt:

Intro: la vostra agente sionista preferita (lo dico per le nuove liste di proscrizione dei Nuovi Compagnucci, per attirarli qui via Google) ha provato a ragionare un po' sui possibili sviluppi geopolitici dei prossimi anni. Quelle che seguono sono supposizioni, partendo dalla situazione attuale, da quel che conosciamo degli attori in gioco e le linee di tendenza affermatesi negli ultimi anni.

Previsioni: Gli States si occuperanno solo di Cina e Israele L’Europa si occuperà dell’Ucraina Mentre i baltici hanno già aumentato notevolmente la riserva, non solo economica, ma soprattutto di implementazione militare, l’Italia cincischia dimostrando, così, di essere notevolmente infiltrata ai più alti livelli. L’Italia si troverà, inoltre, in un bel casino riguardo gli accordi firmati dai singoli ministeri con la Cina, visto che Meloni, seppur non ha siglato il rinnovo della via della seta, non ha fatto il passaggio parlamentare e questo ha dato la stura ad accordi ben più invasivi perché ogni ministero può decidere, come è accaduto. Marco Rubio ha già pronto un piano, messo a punto due anni fa, per frenare la Cina. Nel piano si parla di emarginare anche i paesi che hanno chiuso accordi con la Cina. Cosa farà Meloni? Irrilevante.

Vaticano: Si prevedono scintille tra Washington e il Vaticano. Il presidente eletto Donald Trump e Papa Francesco "hanno già riaffermato l’ostilità reciproca", ha rivelato Robert Gorelick, ex capocentro della Cia a Roma. A Washington non sono interessati alle faccende vaticane. C’è stato uno scambio di informazioni, da entrambe le parti, sui rischi per l’incolumità del pontefice, su possibili attentati. E poi su questioni umanitarie. Ma l’intelligence americana non ha interesse a seguire gli affari interni della Chiesa.

Sensazione: I giochi ormai si fanno su altri tavoli. Consiglio: smetterla di parlare di destra e sinistra. Siamo oltre.

Ps: la garanzia dell’Europa passa attraverso Belloni, nominata consigliere diplomatico di Ursula von Der Leyen.

Articolo: intro, previsioni, Vaticano, sensazione, ps. Prosegui con tue ipotesi e sensazioni a partire da quanto osservato.

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