La Maledizione di Monaco e la Guerra che l’Europa Non Vede

Una conferenza internazionale a Monaco, è evidente, porta male. Non si tratta di superstizione, ma di un dato storico inquietante. Monaco è il luogo in cui, nel 1938, le democrazie occidentali si illusero di poter placare Hitler con la politica dell’appeasement. Sappiamo tutti com’è andata a finire. Oggi, la storia non si ripete mai uguale, ma fa rima con se stessa. Alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco del 2025, il clima è lo stesso: pacche sulle spalle, dichiarazioni di fermezza, ma sotto sotto, il terrore che questa guerra in Ucraina sia solo l’inizio.

Una guerra tra due imperi, con l’Europa nel mezzo

La guerra in Ucraina non è più un conflitto regionale. Non lo è mai stata, ma ora è chiaro anche ai ciechi. È una guerra tra due imperi: Stati Uniti e Russia. L’Ucraina combatte con le armi e i soldi occidentali, mentre la Russia gioca su più livelli—diplomatico, economico, militare—per spezzare la volontà dell’Occidente.

Putin ha già vinto sotto un profilo chiave: ha seminato la discordia. Ha dimostrato che l’Europa è incapace di una politica estera indipendente e unificata. Ha sfruttato la propaganda, le infiltrazioni e le reti di influenza per convincere milioni di persone che “la guerra è colpa dell’Occidente”, un messaggio che risuona sempre più forte tra i populisti europei. Il risultato? Il Vecchio Continente è paralizzato, in stato di shock, mentre la Casa Bianca cambia inquilino.

E qui arriviamo al problema successivo: Trump è tornato.

Trump ha sempre disprezzato la NATO e l’alleanza transatlantica. Lo ha detto e lo ha dimostrato. Il suo isolazionismo e mercantilismo sono una condanna per l’Europa, che si ritrova all’improvviso con il cerino in mano: una guerra ai suoi confini, una dipendenza energetica ancora pericolosa, un’economia che scricchiola, e ora un’America che non ha più voglia di pagare il conto.

Berlino e Parigi si stanno svegliando solo ora, cercando disperatamente di capire se possono costruire un deterrente militare europeo senza Washington. Troppo tardi? Probabilmente sì. Mosca lo sa, Pechino lo sa, Washington lo sa. Gli unici a non saperlo fino a ieri sembravano proprio i leader europei.

Le cose sarebbero potute andare diversamente? Sì, e sappiamo anche come

Se oggi ci troviamo in questa situazione, è anche per due errori imperdonabili di Joe Biden.

Il primo: non aver perseguito legalmente Trump dopo il 6 gennaio 2021. L’assalto al Campidoglio è stato un tentativo di colpo di Stato, eppure il sistema giudiziario americano si è mosso con una lentezza ridicola. Biden ha avuto paura di radicalizzare ulteriormente il Paese e ha scelto il compromesso, sperando che il “sistema” isolasse Trump da solo. Ma il sistema ha fallito. Trump è tornato, più forte di prima.

Il secondo errore: non aver preparato un successore. Sapeva di essere troppo vecchio per una rielezione credibile, ma non ha mai investito seriamente su un’alternativa. Harris? Mai decollata. I democratici? Incapaci di trovare una figura che potesse competere con il carisma tossico di Trump. Il risultato? Un disastro.

La differenza tra le promesse elettorali di Trump e la sua frenesia distruttiva al potere non esiste. L’incredulità di chi oggi si sveglia nel panico è il complemento perfetto della credulità di chi, anni fa, diceva che “Trump e Biden sono la stessa cosa”. Chi lo pensava è un idiota. Punto.

E ora? Il tempo è scaduto

La guerra in Ucraina non si fermerà da sola. Putin non ha mai avuto intenzione di limitarsi al Donbass. Se l’Occidente non agisce con fermezza adesso, il conflitto si allargherà. E senza il supporto attivo degli Stati Uniti, l’Europa deve prendere una decisione: diventare finalmente adulta e difendersi da sola, oppure accettare la realtà di un continente vassallo, in balia degli eventi.

La storia non è gentile con i deboli. Monaco lo ha già dimostrato.

(Serena Russo)

Prompt:

Intro: una conferenza internazionale a Monaco, è evidente, porta male. Superstiziosa? Forse è il caso di cominiciare.

Guerra: la guerra in Ucraina è vista dagli USA e dalla Russia come una guerra tra loro due, con gli USA che supportano le Forze Armate ucraine. l'Unione Europea rischia di ritrovarsi con il cerino in mano, sotto choc e paralizzata. La politica di Trump, di nuovo presidente, è isolazionista e mercantilista, con un disimpegno dal contesto europeo che mette in discussione l'assetto transatlantico. Putin ha vinto dal punto di vista politico, dividendo l'Occidente con la propaganda e le misure di infiltrazione attive, e che se non si fa qualcosa, la situazione non si fermerà.

Alternativa: le cose avrebbero potuto andare diversamente. Joe Biden ha fatto due gravi errori: il primo è stato quello di non aver perseguito legalmente Trump dopo i fatti del 6 gennaio 2021 per pavidità, in modo da impedirgli per sempre l'accesso alla politica e stabilire un precedente per future teste calde; e fatta questa scelta, il secondo errore è stato quello di non aver preparato un successore in tempo, consentendo così a Trump di tornare al potere nonostante la sua compromessa situazione. La differenza tra le promesse di Trump (e di figure come Musk) durante la campagna elettorale e le loro azioni frenetiche attuali non esiste. L'incredulità attuale è il complemento della credulità passata. Coloro che credevano che Biden/Harris e Trump fossero equivalenti sono dei perfetti idioti.

Articolo: intro, guerra, alternative. Aggiungi tue considerazioni, e approfondisci dove necessario, magari legandoti alla questione Ucraina.

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