Rita De Crescenzo, o della politica come karaoke

La nuova eroina antikasta si chiama Rita De Crescenzo, e se non sapete chi è, probabilmente non siete mai entrati su TikTok dopo le 23. Influencer napoletana, ex cantante neomelodica e oggi regina delle dirette surreali, è riuscita a trasformare Roccaraso in una distopia urbana, con l’entusiasmo e la logistica di un rave senza permessi. Basta un suo annuncio – “vado a Roccaraso” – e si scatena l’assalto: migliaia di fan, urla, trenini umani e caos apocalittico in alta quota, degno di una riedizione partenopea di The Last of Us. Ma con più piumini colorati e meno zombie.

Ora Rita ha deciso di salvare l’Italia (e il mondo). Come? Ovviamente entrando in politica. D’altronde, nel 2025, la differenza tra influencer e deputato è diventata una questione di badge e rimborsi spese.

“Putin? Non so chi è, ma basta guerre”

Quando le chiedono cosa l’abbia spinta a partecipare alla manifestazione di Giuseppe Conte, lei risponde con il candore delle grandi mistiche:

«Non sono andata lì per divertirmi, ma perché ho paura della guerra. Tengo tre figli maschi e un nipotino. Basta guerre».

Un sentimento genuino, che nessuno può deridere, se non fosse che subito dopo, alla domanda su Putin, risponde:

«Io non lo so chi è ’sto Putin».

Ma forse è proprio qui la chiave del suo fascino. In un’epoca di leader iperinformati che fingono ignoranza per apparire “veri”, Rita è veramente ignorante nel senso più etimologico: non sa, e lo ammette. Eppure parla. E viene ascoltata. E raccoglie consensi.

Cosa volete di più per dire che è paradigmatica del reale?

L’ascensore sociale è rotto, ma c’è la scala mobile del cringe

La figura di Rita De Crescenzo va studiata seriamente, perché dice moltissimo su dove siamo arrivati. In un paese in cui il merito è sospetto, il talento è opzionale, e la visibilità è una valuta più forte dell’euro, Rita è la perfetta icona post-democratica.

Viene da un contesto popolare, è scampata a un passato burrascoso (che include anche qualche disavventura giudiziaria: niente di incompatibile con l’elettorato), e ha saputo fare della propria spontaneità incensurata un brand. È il prodotto definitivo di un’Italia che non vuole rappresentanti, ma rassomiglianti.

Rita parla la lingua della zia che fa il rosario davanti alla TV, della vicina che vota in base a chi le ha fatto più simpatia al supermercato. Solo che ha un cellulare in mano, 300mila follower, e ora una collaboratrice fidata: Maria Rosaria Boccia, nota alle cronache per il “Sangiuliano-gate”, ovvero l’inchiesta più assurda dopo l’uscita di Ferocity in edizione speciale.

Rita, la voce del popolo che urla “non posso rilasciare interviste”

Dice di voler entrare in politica, ma che per ora non può rilasciare interviste, e che prima “deve studiare”. Una frase che, in bocca a lei, suona come quando il tuo compagno di banco al liceo diceva “dopo mi metto sotto”, ma poi lo trovavi al bar.

Eppure questa esitazione, questo continuo ondeggiare tra farsa e candore, è ciò che rende Rita inarrestabile. Perché in un mondo in cui tutti fingono di avere piani, lei ha solo l’intuizione – e funziona lo stesso.

Il paese reale, ma con i filtri bellezza

La verità è che Rita De Crescenzo non è un’aberrazione, ma una sintesi perfetta. Non solo dell’Italia pop, ma anche di quella “seria” che oggi si indigna, ma che per anni ha sdoganato influencer nei talk show, tiktoker nei musei, e personaggi folkloristici nei panel sul cambiamento climatico.

Rita è il riflesso allo specchio di un paese che vuole salvare il mondo con uno sponsored post, fermare le guerre con un reel, e cambiare la politica con un hashtag. È la reincarnazione di tutto quello che l’élite teme e ama allo stesso tempo: il popolo che prende parola. E la monetizza.

E quindi sì, studiatela. Ascoltatela. Perché quando annuncerà il suo partito, o la sua lista civica con le piume, saremo tutti a Roccaraso. E non per sciare.

(Margherita Nanni)

Prompt:

Intro: La nuova eroina antikasta si chiama Rita De Crescenzo, cantante, tiktoker e influencer napoletana. È la donna che ha trasformato l’innocente Roccaraso nella metropolitana di Pechino all’ora di punta semplicemente annunciando che ci sarebbe andata, poi ha riempito paginate di giornali con la sua partecipazione alla manifestazione di Conte e adesso annuncia, o minaccia, di entrare in politica.
Alla manifestazione di Conte si è divertita?
«Non sono andata lì per divertirmi, ma perché ho paura della guerra. Volevo dire: stop alle armi. Tengo tre figli maschi e pure un nipotino, sono preoccupata per il futuro. Basta guerre».
E se Putin ci bombarda come fa con l’Ucraina che facciamo? Diciamo stop alle armi anche a lui?
«Io non lo so chi è ‘sto Putin. So che i grossi devono stendere le mani e sedersi a un tavolo per mettere pace, non per fare la guerra. Poi io di politica non so nulla».
Ma non ha annunciato che vuole entrarci?
«Sì, ma prima devo studiare. Anzi, su questo non farmi domande perché non posso rilasciare interviste. Al momento dovuto annuncerò i nostri progetti con Maria Rosaria Boccia (quella del Sangiuliano-gate, per gli smemorati)».

parte 1: la figura di Rita De Crescenzo va approfondita, è troppo paradigmatica del reale.

Articolo: intro, parte 1; approfondisci dove necessario.

Assumendo background, personalità e stile di scrittura di Margherita Nanni, scrivi un articolo. Usa un tono pungente, ironico e divertito.


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