
La svolta che non ti aspetti. Dopo anni passati a puntare il dito contro l’Olanda con le sue società “a scatole cinesi” e contro l’Irlanda con le multinazionali che pagano tasse come fossero piccole botteghe, adesso tocca a noi finire nel mirino. Il ministro francese Bayrou ci accusa senza mezzi termini: l’Italia è diventata un paradiso fiscale per i super ricchi. E, spiace dirlo, ma questa volta ha ragione.
La legge Ronaldo: quando i ricchi sorridono
Tutto ruota attorno a quella che la stampa internazionale ha ribattezzato “Legge Ronaldo” — per via del celebre calciatore che ne fu il testimonial involontario. Si tratta di una flat tax pensata per attrarre in Italia i grandi patrimoni: 100.000 o 200.000 euro l’anno per chi trasferisce la residenza qui, indipendentemente dal fatto che possieda miliardi all’estero.
Tradotto: un magnate con yacht, jet privato e rendite planetarie paga allo Stato italiano meno di quanto versa un imprenditore medio di provincia. Un affare, ovviamente, per chi approda da noi. E un biglietto da visita che recita: Cari super-ricchi, qui siete i benvenuti.
La crisi di Parigi e la fuga oltre Alpi
Non è un caso che l’accusa arrivi dalla Francia. Lì la situazione fiscale è esplosiva: pressione tributaria tra le più alte al mondo, margini di manovra inesistenti, e un governo che non riesce più a tagliare la spesa pubblica senza rischiare di far crollare la torre di carte dell’assistenza sociale. Bayrou lo sa: se i super-ricchi francesi scappano, non volano più alle Cayman o a Montecarlo, ma si spostano a Milano, Roma o Como.
Inutile girarci intorno: la Francia è sul baratro e cerca colpevoli fuori dai propri confini. Ma la sostanza non cambia. Per anni Parigi ha fatto la morale a mezzo mondo sull’equità fiscale, salvo spremere fino all’ultima goccia i suoi contribuenti ad alto reddito. Ora che qualcuno offre un’alternativa, ecco la caccia alle streghe.
Da accusatori ad accusati
La vera ironia è questa: per anni siamo stati noi italiani a lamentarci degli altri. “L’Olanda drena risorse all’Europa con le sue scatole fiscali”. “L’Irlanda fa dumping con le multinazionali”. E ora? Ora il dito è puntato su di noi. Ci siamo trasformati in ciò che criticavamo.
È il paradosso europeo: tutti urlano contro l’elusione fiscale, ma nessuno rinuncia alla tentazione di inventarsi una scorciatoia per attrarre capitali. Il dibattito morale dura lo spazio di un vertice Ecofin. Poi, una volta tornati a casa, ognuno pensa ai propri interessi. E così il problema resta, semplicemente spostato di frontiera in frontiera.
Il problema eterno della tassazione
Qui conviene essere onesti: la questione non riguarda solo la “Legge Ronaldo” o la Francia sull’orlo della crisi. Riguarda l’eterno dilemma di ogni Stato moderno: fino a che punto si possono tassare i ricchi senza spingerli altrove? E fino a che punto si può alleggerire il loro peso senza alimentare rabbia sociale?
Troppo facile dire “più tasse per tutti”. Troppo comodo dire “meno tasse per attrarre capitali”. La verità è che la tassazione è sempre un esercizio di equilibrio instabile, dove il confine tra giustizia ed esodo fiscale è sottile come la carta di riso.
E allora non stupiamoci se oggi l’Italia veste i panni che furono di Dublino e Amsterdam. La differenza è che noi, a differenza loro, abbiamo sempre amato vestirci da paladini della moralità fiscale. Ma come accade spesso in questo Paese, le prediche durano finché non c’è un’occasione di incassare qualcosa.
Chissà, forse un giorno l’Europa riuscirà a mettere d’accordo 27 sistemi fiscali. Fino ad allora, continueremo a giocare a guardie e ladri, con l’ipocrisia come tassa occulta che tutti paghiamo.
(Emma Nicheli)
Prompt:
intro: La svolta che NON ti aspetti: dopo anni ad attaccare Olanda e Irlanda per l’evasione fiscale, ora siamo noi nel mirino. Il ministro francese Bayrou ci accusa di essere un paradiso fiscale per i super ricchi. E purtroppo... ha ragione.
parte 1: Colpa della “LEGGE RONALDO”: una flat tax da 100/200k€ per chi porta la residenza in Italia, anche se guadagna MILIARDI all’estero. In pratica, i ricconi pagano una cifra fissa irrisoria rispetto a quello che dovrebbero versare.
parte 2: LA FRANCIA È IN CRISI. Ha le tasse più alte al mondo e non può alzarle ancora, altrimenti i ricchi scappano... proprio da NOI. Bayrou ha provato a tagliare la spesa pubblica, ma il suo governo è ora sul baratro.
parte 3: Per anni abbiamo insultato gli altri Stati per elusione fiscale. Ora siamo noi il “problema”. Ironia della sorte: ci siamo trasformati in ciò che criticavamo.
parte 4: faccio delle considerazioni ironiche sull'eterno problema della tassazione.
articolo: intro, parte 1, parte 2, parte 3, parte 4; approfondisci dove necessario.
Assumendo la personalità di Emma Nicheli, scrivi un articolo approfondito, con tono serio ma gradevole, non privo di una certa ironia.
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