Elly Schlein e l’ambiguità della politica italiana

In questo clima caotico, ci mancava giusto Elly Schlein per farci salire il nervoso con dichiarazioni che fanno cascare le braccia. Durante la direzione del PD del 26 febbraio 2025, ha pensato bene di esibirsi in un numero di equilibrismo retorico:

“Non siamo con Trump e il finto pacifismo che cela una resa all’aggressore e non saremo con l’Europa per continuare la guerra.”

Tradotto dal politichese all’italiano: saremo con l’Europa che vuole la pace. Cioè, nessuno. Oppure tutti. Dipende. Schlein si conferma così l’ennesima campionessa della politica delle dichiarazioni che vogliono dire tutto e il contrario di tutto.

Schlein: quando la vaghezza è una strategia

Elly Schlein, come molti altri leader politici, ha fatto dell’arte di non dire nulla un marchio di fabbrica. Evita posizioni chiare come se fossero mine antiuomo e preferisce lanciare frasi dall’aria profonda, che in realtà non significano assolutamente niente.

Se la Schlein conoscesse davvero un modo per imporre una pace giusta a Vladimir Putin usando solo la diplomazia, sarei disposta a pagarle di tasca mia il viaggio a Mosca e a promuovere la sua candidatura per il Nobel per la Pace. Magari tra un volo e l’altro, potrebbe spiegare anche a Zelensky come arrendersi elegantemente, così da non turbare troppo gli equilibri del PD.

Ma ovviamente Schlein non ha nessuna soluzione miracolosa, e il suo discorso è solo l’ennesima versione della solita lagna sulla guerra cattiva e la pace bella, senza però spiegare come si possa ottenere la seconda senza affrontare la prima.

La solita narrazione ipocrita

La dichiarazione della Schlein ricalca la narrazione di chi da mesi ripete ossessivamente che l’Europa vuole prolungare la guerra, quasi si divertisse a spedire armi invece di girare l’altro lato del cuscino e dormire sonni tranquilli.

La realtà è che senza il supporto militare occidentale, l’Ucraina non esisterebbe più. L’invio di armi non è stato un capriccio bellico, ma una necessità per evitare che Kyiv finisse sotto il tallone di Mosca nel giro di poche settimane. Chi oggi si permette di parlare di “pace giusta” dovrebbe almeno avere il coraggio di ammettere che senza i carri armati europei e americani, il tema non sarebbe neanche in discussione: l’Ucraina sarebbe già caduta, e il problema della guerra si sarebbe risolto nel modo più semplice possibile, con una disfatta totale.

Ma per alcuni politici, dire questa verità è troppo scomodo. Meglio rifugiarsi in formule vaghe e rassicuranti, che non disturbano troppo il sonno dell’elettorato pacifista.

Schlein e la politica italiana: un irrilevanza da manuale

Schlein, come la politica italiana in generale, soffre di un cronico deficit di coraggio intellettuale. Invece di assumersi la responsabilità di una posizione netta, preferisce costruire frasi che sembrano ragionate, ma che in realtà servono solo a non scontentare nessuno.

L’Italia, con leader di questo calibro, è ormai considerata una comparsa nelle decisioni internazionali che contano. Quando si tratta di discutere questioni serie – come la guerra, la sicurezza o l’equilibrio globale – nessuno chiama Roma. Le conversazioni si svolgono a Washington, Londra, Parigi, Berlino. Meloni fa di tutto per sedersi al tavolo dei grandi, ma la sua ossessione per l’identità italiana non basta a renderla rilevante. Schlein, dal canto suo, neppure ci prova: si accontenta di fare l’eco a discorsi già sentiti, senza mai offrire un contributo originale o incisivo.

L’Europa e il mondo vanno avanti. L’Italia, come sempre, rimane in panchina, con i suoi leader intenti a discutere sul nulla.

(Serena Russo)

Prompt:

Intro: in questo clima caotico, ci mancava giusto Elly Schlein per farti salire il nervoso con dichiarazioni che fanno cascare le braccia. Durante la direzione del PD del 26 febbraio 2025, Schlein ha dichiarato: “Non siamo con Trump e il finto pacifismo che cela una resa all’aggressore e non saremo con l’Europa per continuare la guerra” Come dire che saranno con l'Europa che vuole la pace.

Schlein: la Schlein, come molti altri leader politici, evita di prendere posizioni chiare e preferisce fare affermazioni vaghe e ipocrite. Se la Schlein conoscesse davvero un modo per imporre una pace giusta a Putin solo con la diplomazia, sarei disposta a pagarle di tasca mia il viaggio a Mosca e a promuovere la sua candidatura per il Nobel per la Pace.

Narrazione: è simile a quella di alcuni giornalisti e politici che accusano l'Europa di voler prolungare la guerra. L'Europa ha fornito armi all'Ucraina per garantirne la sopravvivenza. Senza questo supporto, l'Ucraina non esisterebbe più e il tema della pace giusta sarebbe superato.

Critica: mancanza di personalità e coraggio intellettuale di Schlein, accusandola di aver scelto il modo peggiore per esprimere una posizione priva di significato. La politica italiana in generale, a questo punto per fortuna, è considerata priva di serietà e rilevanza internazionale.

Importanza: l'Italia, con leader come Elly Schlein o Giorgia Meloni, non abbia alcuna rilevanza nelle decisioni internazionali cruciali. La mancanza di una posizione chiara e decisa rende il paese irrilevante agli occhi delle altre nazioni, che preferiscono rivolgersi a Francia, Regno Unito o Germania per discutere questioni di importanza globale.

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