Il Backlash Conservatore: Una Reazione Inevitabile

Sebbene nemmeno io sia un fan di Donald Trump – anzi, diciamolo chiaramente, certe sue sparate sono da far rabbrividire – i motivi per cui continua a vincere sono così lampanti che bisognerebbe fare uno studio antropologico su chi non li capisce. E no, non c’entrano niente i soliti cliché su chi non ha fatto l’università e si beve le fake news. Il punto è un altro: i conservatori hanno semplicemente capito le persone. Hanno visto il gol a porta vuota lasciato da anni di follia ideologica e l’hanno segnato senza nemmeno sudare.

Gli incendi: incompetenza in fiamme

Prendiamo il caso degli incendi in California. Ogni anno la stessa storia, ma quest’anno c’è stata la combo perfetta: bacini per l’acqua vuoti, tagli al budget e ai vigili del fuoco, e un’intera catena di comando guidata da persone che sembrano uscite da un seminario su come non fare il proprio lavoro. Giusto per aggiungere il tocco surreale: il sindaco era in vacanza in Ghana mentre la sua città bruciava, e il governatore? Troppo occupato a sistemarsi il ciuffo per prendersi responsabilità.

E cosa fanno i media? Invece di puntare i riflettori su questa incompetenza abissale – documentata, provata, scritta nero su bianco – la derubricano a “teorie complottiste”. Quando qualcosa non torna, è sempre colpa di Trump o dei suoi elettori. Le foreste bruciano? Trump. L’acqua manca? Trump. Il sindaco è allegramente dall’altra parte dell’Atlantico? Trump. Non c’è neanche bisogno di uno spin doctor, lo schema è già scritto: negare l’evidenza e colpire il nemico ideologico.

Zuckerberg, gli assorbenti e il backlash conservatore

Passiamo al capitolo Meta, dove l’adeguamento di Zuckerberg al nuovo vento conservatore è diventato la tragedia del giorno. I sepolcri imbiancati urlano alla fine del mondo perché Mark ha eliminato il programma DEI (Diversity, Equity, Inclusion) e – orrore degli orrori – ha tolto gli assorbenti dai bagni degli uomini. Ma fermiamoci un attimo: cos’ha fatto davvero? Ha semplicemente smesso di violare la legge statunitense, visto che tutte quelle politiche basate su razza, sesso e orientamento sessuale erano, udite udite, illegali.

Negli Stati Uniti – ma dovrebbe essere così ovunque – discriminare qualcuno per queste ragioni è contro la legge. Eppure, finché si trattava di una narrativa di sinistra, nessuno batteva ciglio. Ora che Zuckerberg si è adeguato, è diventato il nuovo cattivo capitalista da combattere. La realtà? Ha fiutato il cambiamento e ha deciso di non finire stritolato. Perché se c’è una cosa che i conservatori hanno capito è che le persone normali, quelle che lavorano, pagano le bollette e magari vogliono che il loro bagno sia semplicemente un bagno, non ne possono più di questa follia ideologica.

Quando la logica torna di moda

Ed eccoci al punto centrale: il backlash conservatore non è una cospirazione o un fenomeno inspiegabile. È una reazione inevitabile. Quando spingi troppo lontano un’ideologia che ripudia logica e normalità, quando tutto diventa un circo dove la realtà è sacrificata in nome di agende politiche irrealistiche, le persone – quelle vere, non le caricature da talk show – prima o poi si ribellano.

Trump e i conservatori hanno semplicemente cavalcato l’onda. Non perché siano particolarmente geniali, ma perché hanno lasciato che il caos dell’altra parte si autodistruggesse. Quando l’alternativa è una classe dirigente che brucia foreste per mancanza di pianificazione, legifera assorbenti nei bagni maschili e demonizza chiunque osi chiedere un po’ di buon senso, il risultato è scontato.

Il ritorno alla normalità è stato dipinto come una rivoluzione. In realtà, è solo logica che riemerge dalle macerie di un’ideologia che ha perso il contatto con la realtà. E, piaccia o meno, finché quella logica continuerà a essere calpestata, il gol a porta vuota resterà sempre lì. E qualcuno lo segnerà.

(Giovanni Sarpi)

Prompt:

Intro: sebbene neppure a te piaccia Donald Trump, i motivi per cui vince sono abbastanza evidenti e non hanno niente a che vedere col fatto che chi lo vota non ha fatto l'università.

Incendi: A fronte di tutta la merda che sta venendo fuori, purtroppo contornata da alcune perle di complottismo, i media tradizionali confermano il motivo per cui c'è stato un plebiscito per Trump.
Tra bacini per l'acqua vuoti (quando in California ci sono sempre incendi), tagli al budget e personale dei vigili del fuoco, palese incompetenza di chi i vigili del fuoco li comanda (tre appartenenti alla ciurma multicolore, ovviamente, che in precedenza hanno rilasciato commenti allucinanti sulla loro metodologia di lavoro), un sindaco in vacanza in Ghana, un governatore narcisista incapace di farsi carico di nessuna responsabilità - beh, qual è la canzone che viene suonata? Quanto sopra diventano magicamente solo fantasie di complottisti (anche se tutto è chiaro, documentato, provabile) e la colpa, sottintesa, è di Trump e di chi l'ha votato.

Adeguamento: I sepolcri imbiancati strillano alla fine del mondo per "l'adeguarsi a Trump di Zuckerberg" che, cattivo capitalista, elimina il programma DEI di Meta e toglie gli assorbenti dai bagni degli uomini. No, è solo tornato a seguire la legge statunitense, in quanto tutte le politiche DEI sulle assunzioni, ampiamente tollerate dai democratici, sono completamente illegali negli States (e dovrebbero esserlo in qualsiasi paese civile) in quanto discriminano in base a razza, sesso e preferenze sessuali (e, meno strillato, religione).

Articolo: intro, incendi, adeguamento. Segui il filo conduttore del ripudio della logica e della normalità in nome dell'ideologia, che alla fine è arrivato all'inevitabile backlash conservatore - i conservatori hanno capito le persone e hanno cavalcato l'onda, segnando un gol a porta vuota.

Assumendo la personalità di Giovanni Sarpi, scrivi un Articolo; usa un tono divertito, graffiante, deciso.


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