Il farmaco è sionista?

A quanto pare, a Sesto Fiorentino si cura solo chi ha il pedigree politico giusto. È la nuova frontiera della sanità woke-ma-non-troppo: il sindaco – di cui eviterò il nome perché la sua gloria dura quanto un’aspirina sciolta in aceto – avrebbe disposto il divieto di vendita di farmaci israeliani nelle farmacie comunali.

Sì, avete letto bene. In un paese dell’Unione Europea, nel 2025, si tolgono farmaci agli ammalati per fare una scenetta ideologica da assemblea liceale del 2002.

Quando l’ideologia uccide il buonsenso (e forse qualcos’altro)

Ora, non è che ci manchino esempi di militanti filo-palestinesi con l’approccio etico di un condominio in rissa per il barbecue. Le bandiere, le occupazioni, i post su Instagram con la kefiah presa da Zara: ci siamo abituati.

E solitamente, a queste iniziative, do il giusto peso. Cioè nessuno.
Sono pose, non politica. Meme dal vivo. Vandalismo emotivo con velleità di morale globale.

Ma quello che è successo a Sesto Fiorentino è diverso. Fa raggelare il sangue – e non in senso metaforico da drammone teatrale. Parliamo della salute pubblica messa in secondo piano per un gesto ideologico che puzza fortemente di antisemitismo travestito da impegno civile.

Perché togliere volontariamente farmaci salvavita dal circuito comunale, per fare un dispetto a Netanyahu o guadagnarsi cinque minuti di gloria su TikTok, è una cosa talmente grave che in qualsiasi paese civile porterebbe a dimissioni immediate e interdizione perpetua da ogni ruolo pubblico.

Non parliamo di sali da bagno ma di cure vere

Che poi, parliamoci chiaro: non stiamo boicottando la crema viso alla melagrana del Mar Morto o i Dead Sea Socks venduti all’aeroporto di Tel Aviv.
Stiamo parlando di farmaci prodotti da aziende come Teva Pharmaceutical Industries, il maggiore produttore mondiale di farmaci generici, molti dei quali insostituibili nel trattamento di malattie gravi e croniche.

Ecco qualche esempio che forse il sindaco, tra un comunicato e l’altro, farebbe bene a leggere:

  • Copaxone: fondamentale nella terapia della sclerosi multipla.
  • Azilect: usato nel trattamento del morbo di Parkinson.
  • Trisenox: per la cura della leucemia promielocitica acuta.
  • Qvar: uno degli spray più usati contro l’asma.
  • EpiPen: adrenalina salvavita per le crisi anafilattiche – sì, quelle che ti uccidono in 4 minuti se non agisci in fretta.

Ma certo, vuoi mettere la soddisfazione ideologica? Vuoi mettere poter dire “a Sesto Fiorentino i farmaci israeliani non entrano”?
Una bella frase da striscione, peccato che nel mondo reale le persone muoiano se non ricevono le cure giuste.

Il vecchietto col girello e l’accusa di sionismo

Immaginate la scena.
Un pensionato, cardiopatico, diabetico, asmatico.
Va alla farmacia comunale, ricetta alla mano.
Chiede il farmaco.
E il farmacista gli risponde:

“Guardi, questo è israeliano. Il sindaco ha detto no. Però può andare a Firenze. O magari può fare un bel viaggio a Ramallah e chiedere se glielo mandano da là.”

A quel punto, il vecchietto, già col fiatone, magari si sente dire:

“Eh ma che sarà mai, dai. Fatti una bella passeggiata, vecchio sionista.”

Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da vomitare.

Il ritorno del marchio sulla farmacia

A Sesto Fiorentino, pare che la cura dipenda dalla provenienza. Se sei israeliano, puoi anche aver creato un farmaco che salva vite: non importa. Sei contaminato. La malattia del secolo è l’ideologia che sembra pacifista ma che, sotto sotto, scava nei peggiori istinti dell’Europa degli anni Trenta.

Una volta si mettevano le stelle gialle.
Ora si mettono le bandierine palestinesi sulle confezioni da rifiutare.

La sanità selettiva non è solo un’idiozia: è un crimine contro il buon senso, contro l’etica e contro la libertà. Ma soprattutto contro i malati.

E chi la pratica, francamente, non merita nemmeno un cerotto.

(Giancarlo Salvetti)

Prompt:

Intro: a quanto pare, il sindaco di Sesto Fiorentino avrebbe vietato i farmaci israeliani nelle farmacie comunali.

parte 1: Solitamente dò alle iniziative pro-pal il giusto peso, ovvero come un qualcosa che è facile sviscerare nelle sue contraddizioni ma che restano fini a sé stesse. Quello che è successo a Sesto Fiorentino però è qualcosa che fa raggelare il sangue. L'ideologia, che tra l'altro ha il fetido puzzo dell'antisemitismo, che si ritiene superiore al diritto alla salute dei cittadini.

parte 2: Perché togliere a delle persone malate il diritto di accesso ai farmaci per strizzare l'occhio alla moda del momento non è più una scemenza da meme: è roba aberrante che in paese normale non sarebbe accettata: il sindaco ha vietato la vendita di farmaci israeliani, e non stiamo parlando di creme idratanti alle alghe del Mar Morto, ma di (fai esempi di farmaci israeliani importanti e molto utilizzati).

parte 3: Immaginati di dire ad un anziano 'vabbè vai a Firenze in girello a comprarli, maledetto sionista '.

Articolo: intro, parte 1, parte 2, parte 3; approfondisci dove ritieni necessario.

Assumendo la personalità di Giancarlo Salvetti, scrivi un approfondito articolo dal tono tagliente, ironico e brillante.


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